Stress Corrosion Cracking

Eseguiamo prove di tensocorrosione SSRT in conformità alla norma NACE TM0198 e ASTM G129, sottoponendo i provini a lenta trazione in soluzione clorurata e miscele di H₂S. I test sono svolti in autoclave realizzata in hastelloy, dalla capacità di 3 litri con le seguenti caratteristiche: - capacità di carico fino a 30 KN - capacità di deformazione fino a 30 mm - velocità di deformazione costante regolabile da 1×10¯⁸ a 1×10¯ᶟ mm/s. Con la nostra CERT machine, le prove possono essere eseguite anche in condizioni di temperatura e pressione elevate.

Eseguiamo prove di tensocorrosione su provini, in conformità alle normative NACE in soluzioni clorurate con miscele contenenti H₂S (acido solfidrico), H₂ (idrogeno), NH₃ (ammoniaca), CO₂ (anidride carbonica) o secondo le specifiche del cliente. Le attrezzature permettono di eseguire i test secondo le seguenti caratteristiche: - condizioni di pressione e temperatura ambiente, secondo la norma NACE TM0177 metodo A - condizioni di alta pressione e alta temperatura, secondo NACE TM0177 fino a livello VII espresso dalla norma NACE TM017

La prova secondo NACE TM0177 metodo A, è un test di laboratorio utilizzato per valutare la resistenza dei metalli alla tensocorrosione (stress corrosion cracking o SCC) a pressione e temperatura ambiente in ambienti con varie miscele di H₂S e soluzioni clorurate.

I nostri tecnici hanno contribuito alla redazione dell'articolo di approfondimento “Improvement of the Test Equipment for a Stress Corrosion Lab through the Axiomatic Design"

Eseguiamo prove in Autoclave realizzata in hastelloy e dalla capacità di 15 litri, con possibilità di operare fino a 103 bar di pressione e fino a una temperatura massima di 210°C. L’esposizione può essere eseguita su provini, su provini tensionati (deflessione in 3 o 4 punti, C-ring) o prodotti/componenti realizzati in materiale metallico, polimerico o su rivestimenti di varia natura.

La corrosione per immersione alternata (o corrosione ciclica) è una tipologia di prova di laboratorio accelerata che simula ambienti aggressivi (es. marini o costieri), caratterizzati da cicli ripetuti di bagnatura e asciugatura in presenza di un elettrolita (come l'acqua salina).

Questo tipo di test è applicato in vari settori, tra i quali l'aerospace, l'aeronautica ed il navale.

Il suo scopo è quello di accelerare il processo di degrado e valutare la suscettibilità dei materiali, in particolare per le leghe di alluminio e leghe ferrose ad alta resistenza, alla tensocorrosione (stress corrosion cracking o SCC) e ad altre forme di corrosione localizzata.

La resistenza di materiali metallici all’infragilimento da idrogeno (H₂) in ambienti corrosivi viene valutata attraverso il test HIC test (acronimo inglese Hydrogen Induced Cracking), fenomeno che può compromettere l’integrità strutturale dei materiali, causando fessurazioni interne e riduzione della resistenza meccanica. Queste prove sono essenziali per settori come Oil & Gas, Energia e industria chimica, dove i materiali sono frequentemente esposti a condizioni aggressive con elevate concentrazioni di idrogeno. Gli HIC test permettono di identificare la suscettibilità di un materiale al degrado, supportando la scelta di leghe e trattamenti adeguati per prevenire danni strutturali.

Eseguiamo test di esposizione accelerata all'ammoniaca (NH₃) per valutare la resistenza alla corrosione di materiali, rivestimenti e componenti. L'ammoniaca è un gas aggressivo che, in determinate condizioni, può compromettere l'integrità strutturale e funzionale dei prodotti.

Questo tipo di prova è fondamentale in diversi settori industriali critici:

Trasporti Marittimi e Logistica GNL (Gas Naturale Liquefatto):
La prova è essenziale per i materiali utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di gas allo stato liquido (come l'ammoniaca stessa o il GNL) in condizioni estreme, spesso a temperature molto basse e/o pressioni elevate. Garantire la resistenza alla corrosione è vitale per la sicurezza e l'efficienza.

Settore Automotive:
Con l'evoluzione dei carburanti e l'interesse crescente verso l'ammoniaca come potenziale vettore energetico o nell'ambito dei sistemi di riduzione catalitica (SCR), è cruciale testare i materiali per selezionare quelli più adatti a lavorare in un ambiente contenente (NH₃).
I nostri test di esposizione all'ammoniaca sono applicati a un'ampia gamma di materiali per valutarne la durabilità:

Metalli e Leghe

Rivestimenti Protettivi (vernici, trattamenti superficiali)

Componenti Plastici e Polimerici

Valutiamo la loro capacità di mantenere le proprietà originali e la resistenza alla corrosione quando esposti al gas aggressivo.